Giovanni Perotti

Giovanni Perotti

Giovanni Perotti

Architettura del paesaggio - regioni Mediterraneo e Africa UNITWIN

Laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano (1970) e trennio in Geografia a Genova (1990). Negli anni '70 e '80 ha progettato e realizzato spedizioni archeologiche e viaggi esplorativi in Africa (sulle tracce di Giulio Materno a Agysimba), ha percorso la Via della Seta (da Milano a Pekino via terra), ha documentato le città preislamiche in Mauritania, ha attraversato a piedi l'Akakus in Libia e il deserto di Catavina in Baja California (Messico). Come architetto ha costruito in Maremma, Grecia, Libia. Dal 2007 cura, come consulente UNESCO l'inserimento di siti e di monumenti nella lista Patrimonio dell'Umanità in Tunisia, Libia, Grecia. Con lo Studio ODB&Parteners ha vinto il concorso internazionale UNESCO che celebra il bicentenario della fine della Tratta per la costruzione di un grande Memorial a Dakar (Senegal). E’ membro dell’associazione Mimondo. www.mimondo.it/giovanni-perotti

PROGETTO

Monastero di Khozoviotissa ad Amorgos
Proposta di inserimento del Monastero e delle pertinenze nei siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO

Il Monastero di Chozoviotissa è una costruzione in pietra di 7 piani completamente intonacata e colorata di bianco con “avgesti” (tradizionale impasto di calce, polvere di marmo, sabbia). Il grande manufatto risulta letteralmente incollato e sospeso ad una parete rocciosa di 300 metri che scende a strapiombo nel mare Egeo sulla costa Sud dell’isola di Amorgos (Kyklades, Grecia). Il Monastero si presenta inaccessibile dal mare e invisibile da terra. Lungo circa 50 metri e alto dai venti ai trenta metri secondo il piano di sezione, ha una esigua profondità media di 6 metri in modo da presentarsi quasi come una continuazione morfologica della parete rocciosa incombente e a strapiombo sulla superfice del mare nella parte sottostante. l Monastero di Chozoviotissa rappresenta un opera concepita e realizzata dal genio creativo dell’uomo. L’idea costruttiva e la tecnica architettonica identificano un’opera unica al mondo, fonte di ispirazione e di suggerimenti sia per l’architettura vernacolare conosciuta sotto il nome di “architettura cicladica”, sia per il messaggio culturale, rafforzato dalla funzione spirituale dell’opera. Un ulteriore valore è trasmesso dalla forte corrispondenza tra le urgenze architettoniche e il paesaggio dove la contrapposizione tra natura e manufatto si risolve in un rapporto di crescita. La visita nel 1933 dell’ architetto svizzero-francese Charles-Edouard Jeanneret (Le Corbusier) ha lasciato traccia in alcune sue successive realizzazioni architettoniche (finestre del fianco laterale della Chiesa di Ronchamp).

Curriculum Vitae

Ultimo aggiornamento 4 Novembre 2021